Le spine dei fichidindia…

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Le spine dei fichidindia...

Le spine dei fichidindia
sulla siepe, il tuo corpetto strappato
appena azzurro e nuovo, un dolore
al centro del cuore scavato,
forse a Lentini vicino la palude
di Iacopo notaio d’anguille
e d’amori. Che cosa racconta
la terra, il fischio dei merli
nascosti nel meriggio affamato
di frutta dura di semi
viola e ocra. I tuoi capelli
sulle orecchie in tempesta
che non si svegliano ora, capelli
d’acquarello, di colore perduto.
Un’anfora di rame su una porta
luccica di gocce d’acqua
e fili rossi d’erba.

(S.Quasimodo)

Giovanni Falcone, d’aria di sorriso e di vento

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Notte, serene ombre,

culla d’aria,

mi giunge il vento se in te mi spazio,

con esso l’odore della terra

dove canta alla riva la mia gente

a vele, a nasse,

a bambini anzi l’alba desti.

Monti secchi, pianure d’erba prima

che aspetta mandrie e greggi,

m’è dentro il male vostro che mi scava

(Terra, Salvatore Quasimodo)