Viaggiamo nel tempo, ogni volta.
E torniamo diversi, più noi stessi e inadatti al mondo.
Ho cucinato torte di grano saraceno in un vecchio forno senza regolazione, Giona ha imparato a lanciare pigne oltre i muretti a secco, lavare i piatti, sedersi sul vasino, camminare tra le spine. Tu hai percorso la campagna in cerca di semi, uomo primitivo, visionario e profeta.
Siamo rimasti la sera seduti fuori, coi maglioni larghi e la kefiah al collo a farci punzecchiare dai moscerini, immobili come asceti, immersi nell’aria, nel silenzio e nel desiderio che gira come macina da mulino e dà sapore al nostro pane quotidiano.
Ci siam lavati poco, vestiti a caso, dormito mischiando calzini alle lenzuola e pigiami improvvisati ad un sogno ininterrotto, perseveranti come grilli nelle notti d’estate.
Abbiamo attraversato l’isola per asciugare lacrime, abbracciare i vivi, seppellire i morti, portare il nostro amore agli amati ed osservare il dolore che non avvisa né risparmia. Siamo tornati alla campagna come si torna nelle tane, ci siamo leccati le ferite e baciati alla luce della luna che Giona scova sempre, di notte o di giorno, tra le fronde, i tetti, le nuvole: “Mamma ho trovato la luna e una stella!”.
Giona impara che ci si bacia spesso e per tutto, dappertutto. Mi chiama mamma, Giulia, gioia.
Amore, amore, amore, cambiamo ancora! Con intatto timore. Mescoliamo ogni cosa, di nuovo, costruiamo futuri meticci e cresciamo un figlio animale selvatico, indomito che impari a spezzare recinti di filo spinato coi denti.
Chiamiamo per nome ogni dolore. Dimmi che mi ami con immutata e commossa meraviglia. Scambiamoci promesse feconde tra Acanti bruciati dal sole che affidano fiduciosi i semi alle pietre.
In campagna le cinciallegre saltellano tra i rami dei cipressi.
Hai nostalgia, tu, dei canti di uccelli numerosi sul pino grande.
Hai la vita dietro le spalle, il futuro fra i rami più alti degli alberi.
Giona è uno scoiattolo.
Siamo tornati, con bagagli di oracoli, miele e mandorle tostate.
Nostro figlio ha piccole radici sotto i suoi piedi.