Dalla finestra di casa mia sento ridere una ragazza. Quasi ogni sera, sempre a quest’ora.
Non so chi sia, ma ride in un modo che è impossibile non andarle dietro, almeno con un sorriso, mentre dopo cena si rimettono a posto i piatti.
E’ strano come da una risata si possa riuscire a determinare la fascia di età di una persona. Lei, la ragazza, dovrebbe avere circa vent’anni, glieli sento negli acuti e nel fiato, nella durata e nell’intensità del suono.
Succede d’estate di scoprire suoni nuovi oppure nascosti in altre stagioni.
Cambia il sottofondo delle nostre vite con le finestre spalancate alla bella stagione.
Io son fortunata, il mio sottofondo estivo è fatto di grilli, uccelli notturni, ululato di cani e risate di ragazza.
E’ una partitura bellissima. E lei è la voce solista.
Anche quello che non è nostro e che non possiamo controllare, può renderci felici. Anzi, forse proprio perché non c’è spazio di possesso che il cuore si sente libero di partecipare e quindi, lieto.
Oramai l’aspetto ogni sera. Siamo amiche io e la sua risata.
Dovremmo ridere tutti con le finestre aperte nelle sere d’estate.