E’ giusto

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Come mai la sanguinaria militanza degli uomini viene applaudita e la simbolica militanza delle donne punita con la galera e con l’orrore dell’alimentazione forzata? Significa semplicemente questo, che la doppia scala di valori degli uomini basata su una morale sessista, secondo cui le vittime della loro bramosia sono ritenute delle emarginate, mentre gli uomini stessi sfuggono ad ogni censura sociale, si applica all’etica di ogni di ogni aspetto della vita. Gli uomini fissano il codice morale e si aspettano che le donne lo accettino. Hanno stabilito che è del tutto giusto e doveroso che gli uomini combattano per la loro libertà e i loro diritti, ma che non è giusto e doveroso che le donne combattano per i propri.

Hanno deciso che per gli uomini è vigliacco e disonorevole  restare silenziosamente inerti dinanzi a regole tiranniche  che impongono su di loro vincoli di schiavitù, ma che per le donne la stessa cosa non sarebbe vigliacca e disonorevole, solo dignitosa.
Bene, le Suffragette ripudiano nel modo più assoluto questa doppia scala di valori. Se è giusto per gli uomini lottare per la loro libertà  – e Dio sa come sarebbe oggi la razza umana se non lo avessero fatto, dall’inizio dei tempi – allora è giusto anche per le donne lottare per la propria libertà.

da Suffragette: la mia storia di Emmeline Pankhurst

 

Come se

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Ti amo,
come se dicessi: “Dio sia lodato, sono vivo!”.

Nazim Hikmet

 

 

 

 

 

 

 

 

Tregua

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Vento

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Io comincio.

Nell’anno ’42 guardando un albero in autunno
e una foglia che cadeva,
decisi di fare quel tipo di danza,
ma quando cercai una musica adatta, non la trovai.

Allora chiesi alla foglia dell’autunno:
“Hai bisogno di musica per muoverti?”.
La foglia mi contestò:
“No, ho bisogno del vento”.

Allora cominciai a cercare
nei ritmi interni
la possibilità di muovere la mia danza
il mio corpo.

Io sento che il mio tempo
è molto più breve,
più breve di vita.

Non devo smettere di fare
ciò che devo fare oggi,
non aspettare domani.

Potete arrivare al gran mistero
e dire:

“Sento il suono del vento
sento il suono del mare”.

Maria Fux

Guardate, qui. http://www.internazionale.it/notizie/2016/01/23/ivan-gergolet-dancing-with-maria-fux

Groviglio d’intenti

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Quante cose per le mani
in questo inspiegabile groviglio d’intenti…

Non volermi male.

Certe volte l’importante è vedersi più belli,
quanto basta per sentire che il mondo è vicino.
E non è perfetto.

– C. Consoli, Non volermi male.

Poi

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Cefalù

 

“Mi sono innamorata, sulla spiaggia”, disse Rosemary.
“Di chi?”
“Prima di un mucchio di gente che aveva l’aria simpatica, poi di un uomo”.

— F.S. Fitzgerald, Tenera è la notte.

Stare nella pelle è il segreto

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La caparbia, inesausta lezione delle fiabe è dunque la vittoria sulla legge di necessità, il passaggio costante a un nuovo ordine di rapporti e assolutamente nient’altro, perché assolutamente niente altro c’è da imparare su questa terra.
CRISTINA CAMPO, Gli imperdonabili

Leggete questo post…è bello. E’ molto bello.
https://domodama.wordpress.com/2015/12/27/stare-nella-pelle-e-il-segreto/

Povero Ulisse

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“Navigo al buio su acque ignote e i venti mi portano ora in una direzione ora in un’altra e rendono sempre più difficile il mio rapporto con Penelope. Ogni sua parola, ogni suo gesto lascia un segno ambiguo nella mia memoria. Mi sono difeso dall’acqua e dal fuoco, dal ferro e dagli altri metalli, dalle pietre, dalla terra, dalle malattie, dai quadrupedi e dai mostri con un occhio solo, dagli uccelli, dalle Sirene e dall’invidia degli dei, ma non so come difendermi da Penelope.
Povero Ulisse.
Ti sei destreggiato senza mai perderti d’animo anche nelle più difficili emergenze della guerra e hai saputo evitare le infinite trappole che gli dei hanno disseminato sulla tua strada, e ora guardi come fosse un fantasma sfuggente la tua sposa che pure sta lì seduta di fronte a te e ti basterebbe allungare la mano per toccarla”.

da Itaca per sempre, di Luigi Malerba

Dovevamo saperlo

«Dovevamo saperlo che l’amore
brucia la vita e fa volare il tempo».

Vincenzo Cardarelli

Lacrime sul petto del fratello

 (AP Photo / Manu Brabo)

(AP Photo / Manu Brabo)

“Un giorno ci sarà una grande festa alla quale parteciperanno i bambini diventati adulti e gli adulti ridiventati bambini. Sarà una festa su tutta la Terra Santa, come la chiamano i cristiani; Benedetta, la proclamano i musulmani; Promessa, la sperano gli ebrei. Dall’Hermon a Gaza, da Tiberiade al Negev, dal mare al fiume, da Gerusalemme a Hebron, a Ramallah, a Nazareth… Il muro verrà abbattuto e non si saprà più dov’era prima. Le vie di acquartieramento delle colonie saranno viali e i reticolati siepi fiorite.

Ismaele abbraccerà Isacco e questi bagnerà di lacrime di gioia il petto di suo fratello. Si terranno per mano e si siederanno insieme vicino alla tomba di Abramo, dalla quale scaturirà un canto di lode, un inno di giubilo. Solo l’amore esclusivo per la casa del Signore, l’Amico degli uomini, abiterà il cuore di Sara e solo le lacrime di gioia e di consolazione solcheranno le guance di Agar. L’ospitalità reciproca sarà la legge del paese. I matrimoni misti diventeranno innumerevoli. I bambini giocheranno insieme, non si lanceranno più né pietre né insulti, non li capiranno neanche più, né in arabo né in ebraico. A Gaza si sentirà giurare per il Dio di Mosè e a Tel Aviv per quello di Muhammad. Chi ritorna dalla Mecca incontrerà chi scende da Gerusalemme, gli abitanti del mondo intero esclameranno: Guardate come si amano!

Anche i discepoli del Nazareno avranno deposto l’orgoglio e si saranno messi a servizio dei pellegrini: Li accompagneranno lodando Dio in Spirito e verità. Le ossa dei suicidi e dei martiri saranno lavate dal perdono, gli assassini soccomberanno alla contrizione e tutti rinasceranno nell’unico abbraccio del Padre”.

(da “Collera e luce” di Paolo Dall’Oglio)