Allo scoccare delle ultime ore
brucia la carne innocente.
Le orecchie invocano un canto:
“Cantate più forte o potenti
coprite di voci saudenti
il fumo di fragili ossa”.
La cerco piangendo tra i resti:
“Dove sei umana natura?”.
Ne trovo sgomenta i frammenti
seccato è il sangue fra i sassi.
Il buio viene da dentro
e muove nere bandiere,
nelle loro minacce risuona
il canto funesto di copiosi silenzi.
La luce vola leggera,
i passi si muovono lenti
pietà sola risveglia la vita
le tenebre si mutano in grembo.
Splendidamente struggente. L’ho pubblicata sul mio fb, sempre che tu lo permetta.
Baci.
Paola