Oggi è venerdì.
E ora vado a scuola.
E mi metto un panino in borsa.
E quando suona l’ultima campanella
esco per strada e cammino
e mangio il panino
e giro attorno e mi guardo intorno
e cerco qua e là,
e metto la mano dritta davanti agli occhi,
per veder lontano
venirmi incontro l’uomo sui trampoli, la donna farfalla e il nano!
E la borsa si trasforma
e il cappotto diventa mantello
e vado con loro sotto al tendone
e passa la stanchezza e passa il magone
e mi piovono i brillantini sui capelli
e a vestir le dita tanti anelli!
E con un salto arrivo al trapezio e volo, leggera,
senza rete sotto
e poi le luci e un grande botto
e stelle filanti fra i capelli e applausi scroscianti
e sorrisi pieni di denti.
E resto con loro fino a lunedì
quando l’artista verrà trasformata
in una donna giovane
dalla crisi incastrata
a recitar la parte dell’impiegata-ta-ta
la-la-larallaà!