Furia.
Moto ondoso e convulso
Nero mare in tempesta
schiuma violenta,
rifiuta l’ipocrito dire,
nome divino su labbra vane.
Piccoli uomini e donne vestiti da giganti
al timone di coscienze
bava di potere, lupi con manto d’agnello
imparate ad usare il cuore
che tenete prigioniero in stiva.
Rinnega te stesso, t’illudi
tu che sei estraneo al tuo corpo
anima abusiva nella carne di Dio.
Imparate ad avere il corpo!
Che tenete prigioniero in stiva.
Per la vostra anima candida
sgozzate
mani d’artiglio tra le viscere
di creature del giorno sesto,
immagine e somiglianza
in frammenti dispersi.
Furia di cuori ribelli
armati di rabbia subita
sangue d’errore e peccato, noi.
Testimoni, servi di Dio
brama d’umiltà, ghigno malvagio.
Furia di cuori ribelli,
passione, fiato
arti bloccati dal fango
miseria
superbia per risalire,
montagne di disperazione
noi, corpo, desiderio che esplode
follia
noi, eccesso e bestemmia.
Furia di cuori ribelli,
grida
urla dal fuoco,
il Nome, Eserciti e Schiere su labbra violate
dalle vostre parole violente.
Collare da schiavo alla gola di Dio.
Pietà
a riempire lo squarcio
dannati ma umani,
nascosti dall’ombra
di voi fantasmi
involucri vuoti.
Noi, raggiunti
da sangue e salvezza.
Voi, angeli dalle piume morte.
Pietà.