Pasolini a Gennarino
Sappi che negli insegnamenti che ti impartirò, non c’è il minimo dubbio: io ti sospingerò a tutte le sconsacrazioni possibili, alla mancanza di ogni rispetto per ogni sentimento istituito. Tuttavia, il fondo del mio insegnamento consisterà nel convincerti a non temere la sacralità e i sentimenti di cui il laicismo consumistico ha privato gli uomini, trasformandoli in brutti e stupidi automi, adoratori di feticci.
Chi accetta realisticamente una trasformazione che è regresso e degradazione vuol dire che non ama chi subisce tale regresso e tale degradazione cioè gli uomini in carne ed ossa che lo circandano. Chi, invece, protesta con tutta la sua forza, anche sentimentale, contro il regresso e la degradazione, vuol dire che ama quegli uomini in carne ed ossa, amore che io ho la disgrazia di sentire e che spero di comunicare a te.
Il video è tratto da “La voce di Pasolini” Documentario – 2006
Il testo è tratto da “Lettere Luterane. Il progresso come falso progresso” – P. Pasolini – 1° edizione 1976
grazie.
Anzi G R A Z I E.
Grazie a te per aver dedicato un po’ di tempo ad Eufemia.