…Dunque è davvero un viaggio nella memoria, il tuo! – Il Gran Kan, sempre a orecchie tese, sobbalzava sull’amaca ogni volta che coglieva nel discorso di Marco un’inflessione sospirosa – , È per smaltire un carico di nostalgia che sei andato tanto lontano! – esclamava, oppure: – Con la stiva piena di rimpianti fai ritorno dalle tue spedizioni! – e soggiungeva, con sarcasmo: – Magri acquisti, a dire il vero, per un mercante della Serenissima!
Era questo il punto cui tendevano tutte le domande di Kublai sul passato e sul futuro, era da un’ora che ci giocava come il gatto e il topo, e finalmente metteva Marco alle strette, piombandogli addosso, piantondogli un ginocchio sul petto, afferrandolo per la barba: – Questo volevo sapere da te: confessa cosa contrabbandi: stati d’animo, stati di grazia, elegie!