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Giulia e Lucia,grazie per le emozioni che suscitate con le vostre pagine. Mi ricollego al vostro” Chi siamo” ed al ritrovamento di quel libro che tu,Giulia, dici ha segnato il tuo prima ed il tuo dopo, e ti ha portato a considerare “la visione, feconda interpretazione del reale” Anche per me Calvino e le sue fiabe sono state determinanti per una nuova comprensione della realtà.” Le fiabe sono vere” , egli sostiene.
Perchè,anch’io ritengo che nell’ infinita varietà di temi , personaggi e situazioni, la fiaba- oltre ad essere un repertorio di meraviglie ed il luogo di tutti i possibili-, continua a raccontare la vecchia e sempre nuova vicenda che è l’incontro dell’uomo con la natura e con se stesso. Trascrivo il brano che si conclude con la sopra citata asserzione di verità. ” Per due anni ho vissuto in mezzo a boschi e palazzi incantati, le vite individuali , sottratte al solito discreto chiaroscuro degli stati d’animo, si vedevano messe alla prova da percorsi irti di ostacoli, verso felicità prigioniere di un assedio di draghi. Ogni poco mi pareva che dalla scatola magica che avevo aperta, la perduta logica che governa il mondo delle fiabe si fosse scatenata, ritornando a dominare sulla terra. Ora che il libro è finito, poso dire che questa non è stata un’allucinazione,è stata piuttosto una conferma di qualcosa che già sapevo in apertura, quell’unica convinzione mia che mi spingeva al viaggio tra le fiabe: ed è che io credo questo: le fiabe sono vere” ( I.Calvino, Fiabe italiane, Einaudi, Torino,1975, pag. XVII ) Un abbraccio , anto
Date: Fri, 31 May 2013 07:01:27 +0000 To: antopuccio@hotmail.it
Grazie Antonella per le tue parole e il tuo contributo. Eufemia vorrebbe proprio essere questo: interpretazione poetica del reale e terra feconda di condivisione. Grazie davvero.